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Kefir: la bevanda fermentata con effetto probiotico

  • 31 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Il kefir è una bevanda fermentata a base di latte, simile allo yogurt, ricca di fermenti lattici e ptobiotici. Il termine kefir, dal turco e armeno, significa "stare bene".

Le sue origini sono caucasiche, ed era noto e consumato già migliaia di anni fa, e viene tutt'oggi preparato partendo da latte fresco per poi aggiungere fermenti o granuli di kefir, un polisaccaride chiamato kefiran che ospita colonie batteriche e lieviti.

Grazie alla presenza di fermenti vivi e lieviti probiotici, il kefir favorisce regolarità intestinale, nutre la flora batterica e favorisce diversi effetti positivi sull'intero organismo, a partire dal rafforzamento delle difese immunitarie fino ad arrivare al miglioramento dell'umore, sostenendo il sistema nervoso.


Le difese naturali


A differenza dello yogurt, che secondo la nostra legislazione può essere fatto solo da latte fermentato con Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus, il kefir contiene circa trenta probiotici differenti, che prevengono e risanano i problemi gastrointestinali.

Per esempio, troviamo il Lactobacillus acidophilus, che stimola la produzione di mucina, che protegge la flora intestinale.


Tutti i probiotici, in generale, hanno la capacità di sostenere e rinforzare i batteri benefici che si trovano nell'intestino, rinforzando così le nostre difese immunitarie.


I suoi valori


Tra le prime informazioni che voglio darvi riguardo al kefir, c'è il contenuto calorico, circa 40 calorie per 100 g. Questo perché ha un basso contenuto di lattosio, zucchero che viene in parte digerito dai batteri responsabili della fermentazione. Durante questo processo, infatti, il lattosio viene scisso in glucosio e galattosio; per questo il kefir è adatto ad essere consumato anche da chi è intollerante al lattosio.


Inoltre, apporta anche vitamine del gruppo B, proteine e minerali come potassio, calcio, forsforo e magnesio. Queste componenti aiutano a rinfrozare le ossa ed a prevenire l'osteoporosi.


I benefici


Consumare kefir regolarmente aiuta ad attenuare e a prevenire gli stati infiammatori a carico delle mucose intestinali. Può essere utile consumarlo se soffri di celiachia o se sei sensibile al glutine, che può aver infiammato il tuo intestino.


Favorendo la digestione, il consumo di kefir per un periodo di almeno 1 mese riduce stipsi e gonfiore addominale.


Per aumentarne i benefici, ricorda di assumere anche prebiotici nella dieta, fonte di sostegno dei probiotici e utili per ridurre l'assimilazione dei grassi e degli zuccheri nel pasto. Alcuni esempi sono legumi, cicoria, carciofi, porri, cipolle, asparagi, banane e avena. I vegetali citati andrebbero consumati cotti perché i loro benefici sull'intestino siano massimi.


Kefir fatto in casa


Sapevi che è possibile preparae il kefir in casa? Ebbene si, e sarà molto divrso da quello che acquisi nei supermercati. Questo perché i prodotti industriali, vengono pastorizzati per garantirne la sicurezza ed una lunga conservazione; il processo, però, riduce i microrganismi benefici.

Quello fatto in casa, risulta più frizzante al palato, proprio per la fermentazione. Quando acquisti il kefir assicurati di leggere bene la lista ingredienti; niente zuccheri aggiunti, destrosio, aromi, correttore di acidità o altri additivi.


Ma se volessimo provare a prepararlo in casa? In realtà è piuttosto semplice: ci serviranno i granuli di kefir, che servono ad innescare la fermentazione. Si possono acquistare in negozi specializzati, in alcune farmacie e online (per esempio, potete provare questi in vendita su Amazon, garantiti, di qualità e che dureranno per tutta la vita perché in continua riproduzione).


Per le dosi, seguite le indicazioni del kefir che avete acquistato. Per il procedimento invece:


Mettete i granuli di Kefir in un contenitore di vetro con coperchio.


Versate il latte (il contenitore non deve essere eccessivamente pieno).


Chiudete il recipiente e riponetelo in un luogo a temperatura ambiente (in estate meglio in frigorifero).


Aspettate 48 ore finché il latte non si è cagliato (mescolate ogni tanto).

Il Kefir non deve cagliare eccessivamente ma rimanere abbastanza liquido per evitare che diventi troppo acido. Potete assaggiare ogni tanto per assicurarvi ch eil gusto resti di vostro gradimento.


Filtrate il Kefir in maniera da separare i granuli dal latte fermentato. I granuli si possono conservare e riutilizzare.


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